Che si tratti di mountain bike, mountain bike, mountain bike o bici da strada, la sicurezza è fondamentale. Come risultato, un casco da bicicletta di qualità ti protegge dalle conseguenze di una possibile caduta.

E’ comunque necessario trovare un modello adatto alla pratica sportiva. Questa guida allo shopping è qui per aiutarti a scegliere il miglior casco da bici del momento in base al tuo budget!

Quale casco da bicicletta scegliere?

Kask Protone Black Matt: il miglior casco da bici da strada sul mercato?

Anche se l’uso del casco non è un obbligo per i ciclisti di età superiore ai 12 anni, il casco rimane un elemento essenziale e inscindibile nella pratica del ciclismo. Per una pratica su strada, è importante sapere che i caschi sono meglio ventilati e più leggeri degli altri modelli. Tra una selezione di caschi per bici da strada, il Kask Protone è stato selezionato come il miglior prodotto, grazie alle sue molteplici qualità che cercheremo di sviluppare nel seguito.

I migliori caschi bicicletta: confronto 1

I punti di forza

Design: Il modello di punta della gamma Kask, il casco da strada Protone Matte Black è stato progettato in collaborazione con gli ingegneri e i piloti del team britannico Sky cycling team. Il suo design e le sue specifiche sono così avanzate che è il miglior casco in termini di aerodinamica e ventilazione.

Ventilazione e aerazione: Kask Protone dispone di ampie aperture di ventilazione per una ventilazione ottimale anche a temperature superiori a 35°C. Di conseguenza, è meno caldo, in quanto dissipa il calore molto rapidamente e non pesa quasi nulla sulla testa, in modo da poterlo indossare comodamente anche nelle giornate più calde.

Aerodinamica: nonostante le numerose ventilazioni sul casco, il marchio italiano assicura che le sue prestazioni aerodinamiche non ne risentano. Al contrario, il casco offre il più basso coefficiente aerodinamico di tutti i modelli ventilati disponibili sul mercato, indipendentemente dalla posizione della testa del ciclista.

Comfort: Protone è dotato di un’imbottitura tridimensionale 3D Dry realizzata sulla base di cellule aperte e di uno spessore multiplo per offrirti il massimo comfort durante la pedalata. La mentoniera è costituita da un cinturino in ecopelle che assorbe il sale in caso di sudore, mentre la schiuma frontale limita la comparsa del sudore sulla fronte per non disturbarvi. Infine, è molto leggero (230 g per la taglia M) al punto da essere completamente dimenticato quando lo si indossa.

Ergonomia: le cuffie offrono molte regolazioni tramite la tecnologia Octo Fit. Queste regolazioni sono molto precise, sia in altezza che in profondità, così il casco non si muove più una volta regolata perfettamente. Grazie all’imbottitura interna CoolMax, il Protone si adatta perfettamente alla forma della testa. Rimovibile e lavabile, questa imbottitura ha un trattamento antibatterico Sanitized.

I punti deboli

L’unica critica che può essere mossa al Kask Protone è l’assenza di una rete per insetti quando i fori di ventilazione sono molto ampi. Si può quindi essere un po ‘imbarazzato se si passa attraverso un’area in cui gli insetti proliferano fino al punto di fermarsi per rilasciarli.

 

Bell Full 9: il miglior casco da mountain bike del momento?

Va notato che ci sono diverse discipline in mountain bike e secondo queste discipline, ci sono anche diversi tipi di caschi che si adattano ad esse. Così possiamo trovare caschi classici per mountain bike, ciotole, caschi integrali e caschi all-mountain. Le versioni ibride stanno diventando sempre più frequenti per combinare queste discipline. Per il downhill, freeride o BMX Race, offriamo questo casco integrale Bell Full-9, il miglior casco da mountain bike del momento.

I migliori caschi bicicletta: confronto 2

I punti di forza

Lo scafo: Il casco integrale Bell Full-9 ha uno scafo in fibra di carbonio, un materiale molto nobile, molto resistente agli urti, ma anche molto leggero. Full-9 è conforme alle norme ASTM Downhill Mountain Bike Racing, alle certificazioni CPSC e alle norme CE per la sicurezza delle biciclette, in quanto può sopportare fino a 300 G di forza.

Design: Bell si è ispirata alle sue radici nel motocross, non solo per le tecnologie utilizzate, ma anche per il design, per la realizzazione di questo casco. Infatti, la pluripremiata versione Moto-9 è stata utilizzata come laboratorio per la creazione di questo Full-9. Riprendiamo quindi il look sportivo con il cinturino più corto e la visiera compatta del suo predecessore.

Sistemi: Full-9 integra di serie il sistema di rimozione del casco ad espulsione basato su una sacca d’aria in plastica che può essere sgonfiabile in caso di impatto per evitare ulteriori traumi. Dispone anche di MERS, un sistema di distacco magnetico di emergenza per sganciare facilmente il casco in caso di emergenza.

Ventilazione: ha dieci fori di ventilazione e tre aperture frontali per consentire un eccellente flusso d’aria. Con il sistema Oberbrow, l’aria fresca viene aspirata attraverso le porte di aspirazione e circola attraverso una rete di canali per uscire attraverso i fori di scarico.

Comfort: Questo casco Bell Full-9 si distingue già per il suo peso grazie all’utilizzo della fibra di carbonio come materiale di base dello scafo, che lo rende comodo da usare. Ma per migliorare ulteriormente questo comfort, è dotato di un tessuto XT-2 Extended Wear Interior che elimina efficacemente l’umidità e gli odori.

Gli extra: è dotato di un “supporto per telecamera”, un supporto integrato nella struttura stessa del casco che permette di montare le telecamere di bordo grazie ai numerosi adattatori venduti come optional. Dispone anche del sistema Soundtrax, che consente di collocare le cuffie nei comparti per coloro che amano andare in bici con la musica.

I punti deboli

La visiera: è di buona lunghezza, ma ha un difetto nel punto di regolazione tale da sacrificare la stabilità. Questa mancanza di stabilità può quindi influenzare l’attenzione e causare problemi anche sulle piste.

B’Twin Aerofit 900: la migliore cuffia versatile a basso costo

Se volete acquistare una cuffia multifunzione a basso prezzo, sarete soddisfatti di questo B’Twin Aerofit 900. In questo casco, il marchio ha cercato di progettare un prodotto confortevole, aerodinamico, leggero e dotato di una buona ventilazione ad un prezzo imbattibile. Certo, alcune concessioni sono state fatte, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche, ma nel complesso, questo casco che ha equipaggiato il team BTWIN – AG2R La Mondiale U19 è il migliore e più economico casco versatile.

 

I migliori caschi bicicletta: confronto 3

I punti di forza

Il prezzo: B’Twin ha progettato un casco molto buono con soli 50 euro circa. Infatti, offre una buona protezione e un’ottima ventilazione, adattandosi alla strada, alla mountain bike e allo sci di fondo.

Il sistema di regolazione: il marchio ha scelto la tecnologia Full Turn-Ring per il sistema di bloccaggio di questo Aerofit 900. Questo sistema gira intorno al cranio ed è serrato uniformemente dall’azione applicata al pomolo allineato a livello occipitale. Una buona regolazione può essere trovata senza troppe difficoltà.

Ventilazione: Per il prezzo esposto, si può dire che la ventilazione offerta dall’Aerofit 900 è nella buona media. La ventilazione avviene attraverso la griglia, 16 canali interni e un estrattore soprastante per massimizzare il flusso d’aria e la regolazione termica del cranio. Da notare che le 3 prese d’aria frontali hanno una griglia di ventilazione che blocca l’ingresso di tutti gli insetti.

Aerodinamica: secondo il produttore, l’aerodinamica di questo casco è stata realmente lavorata nella galleria del vento per massimizzare il suo coefficiente di resistenza aerodinamica.

Protezione: La fusione dello scafo Aerofit 900 utilizza una combinazione di tecnologie In-Mold e EPS. Così il guscio esterno in policarbonato è stato colato direttamente durante l’iniezione di polistirene espanso o EPS, che permette di avere una struttura ultra resistente, rigida, ma anche molto leggera. E’ anche l’EPS che assorbe energia in caso di impatto per proteggere il cranio.

La declinazione: L’Aerofit 900 è disponibile in 3 taglie standard tra cui M, L e XL, e in 7 diversi colori, tra cui combinazione di nero, bianco e nero, blu e bianco, nero e giallo, rosa e una sfumatura di nero, turchese blu e infine grigio combinato con una sfumatura di blu. Sei quindi sicuro di trovare un casco della misura giusta e che soddisfi i tuoi desideri.

I punti deboli

Comfort: ad essere onesti, l’Aerofit 900 non è perfetto in termini di comfort senza essere molto fastidioso. In primo luogo, questo è dovuto ad un sistema occipitale più o meno rigido. Poi, possiamo anche vedere che il casco è posto abbastanza in alto sul cranio e non offre la sensazione di sicurezza che alcuni modelli che comprendono le aste ben danno.

Il casco da bicicletta è obbligatorio?

Il ruolo protettivo di un casco da bicicletta è innegabile in quanto riduce notevolmente il rischio di gravi lesioni al cranio del 70 %, il rischio di lesioni minori del 31 % e il rischio di lesioni facciali del 28 %. Mentre l’uso del casco è stato raccomandato in passato, ora è obbligatorio per i bambini sotto i 12 anni dal 22 marzo 2017, secondo l’articolo R. 431-1-3 della legge sulla circolazione stradale, siano essi conducenti o passeggeri.

Ai sensi del Decreto n. 2016-1800 del 21 dicembre 2016, il casco deve prima essere attaccato e poi essere conforme alla normativa vigente nell’Unione Europea (marcatura CE) in materia di dispositivi di protezione individuale. Così, ogni persona che accompagna o trasporta un bambino di età inferiore ai 12 anni senza casco sarà multato di una multa in quarta classe.

 

Lo Stato spera che questa “misura morbida” si diffonda a tutte le fasce di età tra i ciclisti, mentre la Federazione dei ciclisti (FUB), che non è contraria a questa legge, ritiene che questa non sia la misura più rilevante al momento. Ritiene infatti che solo l’apprendimento sistematico dell’uso della bicicletta potrebbe ridurre significativamente il rischio di incidenti.

Come scegliere il casco da bicicletta?

L’uso del casco da bicicletta è altamente raccomandato per gli adulti, ma non è obbligatorio. Tuttavia, è un’attrezzatura che non può essere dissociata dal ciclismo, in quanto protegge la testa da possibili urti. In generale, deve essere ben adattato alla morfologia del cranio e deve anche essere saldamente fissato per assicurare la sua funzione protettiva. Ecco i criteri da considerare quando si acquista un nuovo casco.

La pratica del ciclismo

I criteri tecnici di un casco sono diversi a seconda della pratica del ciclismo e della disciplina scelta, perché ogni tipo di casco soddisfa un diverso scopo. Senza entrare nel dettaglio, possiamo dire che il ciclismo si divide in ciclismo su strada, ciclismo urbano (per la città o per il tempo libero), mountain bike (fuoristrada), BMX e freeride. A seconda di queste discipline, avrete diverse forme di caschi e gradi di protezione.

Per la pratica urbana, i caschi sono meno ventilati, più arrotondati e offrono una protezione completa della testa. Per il VTC, invece, il sistema di ventilazione diventa più elaborato e il casco più leggero. La guida su strada migliora l’aerodinamica, la ventilazione e la leggerezza, mentre BMX è generalmente soddisfatto di un guscio molto rotondo che ottimizza la protezione del cranio. Per gli ATV, il casco ha la stessa forma del casco da strada, tranne per il fatto che ha una visiera per proteggere il ciclista dai vincoli ambientali. Infine, Freeride richiede la massima protezione e, in molti casi, i caschi sono integrali, a imitazione di quelli delle moto.

La dimensione

La taglia è un fattore chiave nella scelta di un casco da bicicletta. Per garantire una protezione ottimale, il casco deve essere perfettamente adattato al cranio del ciclista sia per quanto riguarda le cinghie di ritenzione che la regolazione interna.

È quindi essenziale misurare le dimensioni della testa prima di acquistare un casco da bicicletta. Per fare questo, utilizzare un metro flessibile e misurare la lunghezza alla gobba occipitale (dietro il cranio) e dal centro della fronte. Generalmente, ogni casco indica una taglia massima e una taglia minima, in quanto regolabile grazie ad una manopola sul retro.

Una volta scelta la taglia corretta, la regolazione finale sarà effettuata con la mentoniera o le cinghie laterali in modo che il casco si adatti perfettamente alla morfologia della testa. E’ comunque necessario fare attenzione a non stringere troppo il sottogola e soprattutto ad attraversare le cinghie all’altezza delle orecchie.

Il comfort

Non c’è niente di meglio di un test in negozio per essere sicuri di indossare il casco. Questo test consente di fissare la qualità del rivestimento interno in relazione alla qualità del rivestimento interno. Ma oltre all’imbottitura e al rivestimento interno, la qualità del sistema di ventilazione ha un impatto significativo sul comfort del casco. Infatti, la ventilazione e l’aerazione riducono l’effetto pentola a pressione e soprattutto la traspirazione.

 

Tecnologia di protezione

La funzione primaria di un casco è quella di garantire la massima sicurezza e comfort del ciclista, indipendentemente dalla pratica e dalla disciplina del ciclismo. I casi di studio e le simulazioni di crash-test hanno quindi permesso ai produttori di sviluppare tecnologie sofisticate e adeguate ai rischi legati alla bicicletta.

I più comuni sono il MIPS per il “Multi-directional Impact Protection System” che permette di accompagnare il movimento della testa del ciclista nel casco durante un impatto, accumulando l’energia rilasciata, e l’ODS (Omni-directional Suspension) che permette di limitare la diffusione dell’energia fornita da un impatto.